Hoganbiiki, la nobiltà della sconfitta

I giapponesi la chiamano 'hoganbiiki', la 'simpatia per il perdente', un sentimento profondamente radicato nella loro cultura, contrariamente a quella occidentale che incensa esclusivamente i vincitori. Personaggio simbolo di un onore che va oltre la sconfitta è Oshio Heihachiro (1793-1837): è stato un ex Yoriki (un ispettore di polizia samurai per i magistrati) e uno studioso del neo-confucianesimo della Scuola Ōyōmei di Osaka. Ma è per la sua fiera opposizione al shogunato Tokugawa che abbiamo deciso di parlarne qui. Oshio servì da Yoriki per gran parte della sua vita, fino a trovare il nuovo capo di Osaka Bugyo (uno dei funzionari dello shogun, il magistrato della città) così irrimediabilmente corrotto, da decidere di dimettersi nel 1830. A quel tempo aveva aperto una scuola di suo, il Senshindō, e dopo il suo ritiro ha diretto gran parte dei suoi sforzi per insegnare ai suoi seguaci. Ha pubblicato un libro conosciuto come Senshindō sakki, una raccolta delle sue note di lettura che sono stati utilizzate anche per le sue lezioni. Al culmine della grande carestia del XIX secolo, nel 1836 chiese ai magistrati di aiutare i cittadini affamati. Dopo uno stizzoso rifiuto della classe dirigente, Oshio vendette tutti i libri che possedeva per comprare del cibo ai sofferenti. Aderendo ad uno dei principi fondamentali Wang Yangming che in tempi di crisi gli uomini devono seguire il loro intuito piuttosto che la loro istituzione, Oshio fece circolare un manifesto per combattere Bugyo e la corruzione morale del sistema. Formò e guidò un esercito composto da suoi studenti, contadini, e alcuni 'fuori casta' della città nel 1837: un quinto della città fu bruciata prima che le truppe governative riuscissero a sedare la giusta ribellione. Braccato dalle autorità, Oshio si è suicidato poco prima di essere catturato dai vincitori.

 

Il libro "La nobiltà della sconfitta" di Ivan Morris (da cui abbiamo tratto l'immagine di copertina) è disponibile presso la libreria Ar: racconta 9 personaggi della storia giapponese che vale assolutamente il piacere di conoscere, tra cui il nostro di cui sopra.

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