"Nonostante l'abbondanza di carne e di pesce, la maggior parte degli Atlantidei si poteva considerare vegetariana. Essi appresero che nutrendosi di carne animale intaccavano il flusso energetico del loro corpo, inducendolo, in tal modo, alla sonnolenza, al disequilibrio e predisponendolo alle malattie." (Shirley Andrews)

 

La scelta vegana è secondo noi una delle priorità dell'uomo di oggi. La popolazione mondiale ha superato i 6 miliardi di persone ed entro il ventunesimo secolo supererà i 10. Già oggi 2 miliardi di persone sono malnutrite e quasi 1 miliardo vivono ai limiti della sopravvivenza. È impossibile alimentare tutta l'umanità con una dieta come quella dell'americano o dell'europeo medio, in cui oltre il 60% delle proteine deriva da fonti animali. Esiste un forte squilibrio nella distribuzione delle risorse in cui il consumo di carne ha un ruolo significativo. La produzione di carne necessita enormi quantità di prodotti vegetali da destinare all'alimentazione degli animali allevati e quindi grandissime estensioni di terreno da adibire al pascolo o alla coltivazione di foraggio. Circa un terzo della produzione cerealicola mondiale viene utilizzata per il bestiame e ben il 65% di tutta la terra coltivabile serve ad alimentare gli animali negli allevamenti, mentre nel terzo mondo centinaia di milioni di persone muoiono letteralmente di fame.
Se gli alimenti vegetali anziché essere utilizzati per alimentare il bestiame fossero direttamente destinati al consumo umano, si potrebbero nutrire centinaia di milioni di persone affamate nel mondo.
Inoltre il rispetto della vita sulla terra ci impone come antispecisti di riflettere sulla inutilità di uccidere e, ancor peggio, far vivere in condizioni aberranti i nostri fratelli animali in allevamenti spaventosi volti ad arricchire pochi e a far ammalare tanti: è risaputo ormai quanto carne (cadaverina) e latticini (caseina e derivati) siano la maggior causa di cancro e mortalità. Eticamente ci sentiamo in dovere di combattere per un mondo migliore a partire dalla nostra alimentazione per arrivare ad una rinnovata empatia con tutti gli esseri viventi.